Per espiare la colpa, si trasferì in Italia insieme alla consorte e iniziò una lunga peregrinazione, dalla Sicilia ad Aquileia, fino alle rive del fiume Potenza, che in quel tempo era navigabile, dove per tutta la vita traghettò viandanti e pellegrini offrendo loro assistenza.
Durante una traversata, la sua barca rischiò di capovolgersi e lui tenne la mano ad un lebbroso pur di non farlo cadere nelle acque. Tale lebbroso, che passò poi la notte nel suo letto, si rivelò essere un Angelo mandato dal Signore a dirgli che la sua penitenza era stata accettata e presto avrebbe avuto il premio eterno insieme alla sua amata sposa.