Nato a Salins, fu prima canonico poi vescovo (il ventiduesimo della serie) di Besançon nel 626, ma lasciò la sede sette anni dopo, e si ritirò nel monastero di Saint-Oyend a Condat. Alla morte dell’abate, fu eletto a questa carica lui stesso. Resse il monastero per cinquantadue anni, morendo in fama di santità. Tra i miracoli che operò in vita, la resurrezione di un infante.
Poche sono le notizie certe della sua vita, per altro controverse. Il suo culto si diffuse però grandemente perché tra il 1160 e il 1213 vennero esumate e poste in onore le sue reliquie, che effettuarono una peregrinatio in tutta la Franca Contea: l’abbazia prese il suo nome e vi affluirono pellegrinaggi da tutta la Francia, attratti dalla fama dei miracoli.