Visse a Napoli in un monastero, fondato da san Gaudioso, vescovo di Abitina in Africa, che si era rifugiato a Napoli fuggendo dall’invasione dei Vandali. Il monastero seguiva la regola di san Basilio, e Agnello ne divenne presto abate. Il suo culto fiorì per la guarigione miracolosa di un suddiacono napoletano, che per gratitudine ne narrò la storia. Gli si attribuiscono molte guarigioni miracolose, e soprattutto la difesa di Napoli e Sorrento dai Saraceni che le assediavano.
E’ patrono anche di Guardino, ed è venerato anche a Lucca, che ne contende le reliquie a Napoli e lo festeggia il 18 maggio.