San Giovanni Gualberto
Firenze, 985/995 - Passignano Val di Pesa (Firenze) 1073
Abate E Fondatore Dei "Vallombrosani"
Una tradizione vuole che abbia perdonato, per amore di Cristo crocifisso, l’uccisore del fratello, ricevendone in cambio un cenno del capo del Crocifisso del monastero di San Miniato: per questo ha sempre in mano una croce. Monaco a San Miniato, trovò che la Regola era poco seguita e i costumi discutibili: denunciò la simonia del suo abate e lasciò il monastero, per seguire più fedelmente la Regola benedettina. Fu in diversi monasteri della Romagna, e a Camaldoli fu esortato a fondare una nuova famiglia religiosa. Giunse infine nella solitaria Vallombrosa, dove trovò due eremiti, Paolo e Guntelmo, provenienti dal monastero di Settimo, il cui abate, Guarino, che pure desiderava una riforma dei monasteri toscani, aveva autorizzato la loro vita solitaria. Gualberto con Paolo e Guntelmo, sorretti dal loro abate, diede inizio ad una nuova comunità monastica, alla quale si unirono rapidamente altri monaci provenienti da altri monasteri: era nata la Congregazione Benedettina Vallombrosana, poi approvata da papa Vittore II nel 1055, la cui regola sottolinea il vincolo della carità e il lavoro manuale, che a Vallombrosa fu la cura dei boschi.
La sua rigorosa devozione alla Regola benedettina lo portarono a influire grandemente sul movimento di riforma della vita monastica e religiosa del secolo XI, in sintonia con l'opera di papa Gregorio VII.
Protettore di: Di Boscaioli, Guardie Forestali.
Attributi: Abito Nero Benedettino, Bastone A Tau, Croce In Mano, Serpente Schiacciato Simbolo Della Simonia.