Gregorio Magno istituì sei monasteri in Sicilia, il che ha fatto ritenere che avesse per quelli utilizzato i possedimenti della madre, e che questa fosse siciliana. Silvia dunque sposò il romano Gordiano della famiglia Anicia, da cui ebbe Gregorio, e un altro figlio di cui non si fa il nome. La tradizione vuole che fosse lei ad avviare il figlio alla vita monastica secondo la regola di san Benedetto. Nel 573, probabilmente dopo la morte del padre, Gregorio trasformò la sua casa romana in monastero; la madre Silvia si ritirò allora in una residenza sull’Aventino, conducendovi vita quasi monastica, ed essendo particolarmente assidua nella preghiera dei salmi: la tradizione ricorda la sua abitudine di mandare al figlio legumi freschi in un piatto d’argento, così che, un giorno in cui san Gregorio non aveva nulla da dare a un povero, gli diede in elemosina il piatto.
Un oratorio dedicato a Silvia pare esistesse presso la chiesa di San Saba a Roma in una residenza sull’Aventino.
Attributi: Abito Monacale E Libro Dei Salmi Aperto.