San Venanzio di Camerino
... – Camerino, 251/253
Martire
Venanzio giovinetto, di nobile famiglia di Camerino, convertitosi al cristianesimo, abbandonò le comodità della casa paterna per vivere presso il sacerdote Porfirio, che lo aveva battezzato. Ricercato dalle autorità pagane, si rifiutò di lasciare la vera fede e di sacrificare agli dèi. Aveva appena quindici anni quando subì il martirio: fu flagellato, gli spezzarono denti e mandibole, lo tormentarono col fumo e col fuoco, sul cavalletto, fu gettato in un letamaio, dato in pasto a cinque leoni che lo risparmiarono. Passò incolume e lieto fra i tormenti: incarcerato, accoglieva e risanava infermi; trascinato tra gli sterpi, fece sgorgare una fonte per i dissetare i soldati; miracoli e conversioni accompagnarono il suo lungo martirio. Gettato dalle mura, fu ritrovato incolume mentre cantava le lodi di Dio. Fu infine decapitato, insieme ad altri dieci cristiani, il 18 maggio, nel 251 sotto l'imperatore Decio o nel 253 sotto Valeriano.
Il suo culto è antichissimo e accertato: il racconto della sua passione, fantasioso e tardo, è stato ripreso in azioni teatrali, inni, componimenti vari di poesia e musica. La sua festa è stata sempre solennizzata da manifestazioni religiose e civili,caratterizzate dalla partecipazione di confraternite e da un palio, accompagnati da falò e processioni con la statua d’argento del santo.
Principali patronati: Camerino, Raiano (AQ), San Venanzo (TR)
Attributi: Abiti Militari, Stendardo, Modello Della Città Di Camerino.