Le notizie della sua vita sono scarse, ma il culto è antico.
Cristiano di nascita, viveva a Trieste, dedito alle opere di carità. Durante la persecuzione del 304-305 fu imprigionato come cristiano, invitato all’abiura, e, avendo opposto ferma e serena resistenza, fu gettato in mare con pesi di piombo legati alle mani. Così morì infatti, ma non affondò e il suo corpo fu portato a riva dalle onde: il sacerdote Sebastiano, avvertito da una visione, ritrovò il suo corpo e gli diede sepoltura.
Il suo culto è molto sentito a Trieste, e una chiesa a lui dedicata è attestata al secolo VI.