Un giovane di circa 15 anni di nome Marchino, nativo di una frazione tra Ramiseto e Castelnuovo Monti, orfano da bambino, sordomuto e privo di lingua dalla nascita, si recò, nelle prime ore del 29 aprile 1596 all’oratorio della Vergine appena aperto da 23 giorni e, pregando mentalmente con quella fede che fa violenza al cielo la madre degli orfani e salute degli infermi, sentì scorrere per la vita un caldo sudore ed esclamò per tre volte “ Gesù-Maria” e, prodigiosamente guarito, riacquistò l’udito, gli spuntò dalle radici ed in un momento crebbe la lingua, gli fu concessa la parola e la conoscenza dei nomi di tutte le cose.
La notizia del prodigio si sparse per tutta la città dove Marchino era conosciuto perché garzone presso il sig Sebastiano beccaio della vicinia di S.Prospero ; numerosi devoti e confraternite accorsero dalla città e dalla regione a venerare la prodigiosa immagina. Il Vescovo di Reggio, mons. Claudio Rangone, istituì una commissione per esaminare i fatti con teologi, medici e giuristi ed inviò le conclusioni al Papa Clemente VIII che, in data 22 luglio 1596, approvò il miracolo e permise la venerazione pubblica della miracolosa immagine ed i pellegrinaggi.